Soccorso Verde


Marzo, mese di potature.
marzo 7, 2010, 4:27 PM
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Siamo a Marzo, tempo di potature. Spesso le si fa durante l’inverno, ma io preferisco potare appena prima del risveglio primaverile per evitare che le gelate facciano danni alle piante appena potate uccidendo le poche gemme che abbiamo lasciato. In questo post vedremo poche semplici regole da seguire. Ovviamente ogni specie richiede una potatura differente a seconda delle esigenze e della fisiologia della pianta stessa. Ci sono però delle norme che potremmo definire generiche.

Prima di tutto non tagliate troppo se non vi sentite sicuri. Alcune piante sopportano benissimo le potature ma altre soffrono parecchio e potrebbero anche morire se troppo potate. È il caso delle conifere, dei pini soprattutto, che mal sopportano il taglio.

Potando cerchiamo di rispettare il più possibile la forma naturale della pianta. In questo modo otterremo esemplari belli e armoniosi e non deformità oscene.

Eliminate i rametti interni che non prendono luce, morirebbero comunque da soli. Si eliminano tagliandoli vicino all’attaccatura, dove cominciano a diventare cilindrici. Se tagliate anche la base conica del rametto danneggiate i tessuti del tronco.

Se dobbiamo speronare (accorciare) dei rami o dei fusti dobbiamo tagliare appena sopra una gemma senza lasciare monconi che, seccando, potrebbero causare malattie. Il taglio deve essere netto e obliquo con la pendenza dalla parte opposta alla gemma.

Come scegliere dove tagliare? Sceglierete in base alla specie e al tipo di potatura che necessita (vedremo alcune specie in particolare nei prossimi post) ricordando di tagliare sempre sopra una gemma che guarda verso l’esterno della pianta. Se si facesse altrimenti crescerebbero rami verso l’interno della chioma creando problemi di aerazione e illuminazione alla chioma stessa e favorendo le malattie.

Passiamo all’attrezzatura. Per la potatura è necessario disporre di buone forbici. Non fatevi ingannare dal prezzo inferiore di forbici a buon mercato. Un buon paio di forbici vale il prezzo che pagate. Parliamo comunque di una quarantina di euro al massimo per un attrezzo che vi durerà per sempre. Buone sono quelle delle Wolf anche se io preferisco le Felco. Ce ne sono diversi modelli. Personalmente ho sempre usato la Felco 5, con lama più lunga e stretta, che facilita il taglio ma se avete modi “rudi” è meglio la Felco 2 con lama più corta e larga, sicuramente più resistente agli sforzi. Esistono anche forbici con manico anatomico studiato per ridurre lo sforzo al minimo. Una parte del manico, quella che poggia sul palmo della mano, ruota diminuendo l’attrito. È il caso di comprarle se siete dei giardinieri professionisti e potate per ore tutti i giorni. Altrimenti non vale la pena visto il costo elevato. Va ricordato inoltre che se siete mancini dovete comprare l’apposita forbice anatomica studiata per la mano sinistra. Le forbici normali invece sono ambidestre.

Oltre alle forbici è utile avere un seghetto, una sega e un troncarami per i rami più grossi. Tagliare grossi rami non è una cosa buona, ma a volte si rende necessario. Quindi…

Alcuni consigliano di usare il mastice sui tagli. Secondo me è inutile e anzi a volte dannoso. Le piante sanno difendersi da sé dai parassiti. A volte il mastice soffoca i tessuti della ferita o forma una microscopica camera che fa da serra per lo sviluppo di parassiti fungini. Sui tagli più grossi, al massimo, spargete un po’ di terra. Lo facevano i nostri vecchi. I funghi presenti nel terreno colonizzano il primo strato di legno e impediscono a quelli più aggressivi di entrare.

Un ultimo consiglio: le potature vanno fatte in luna calante. Consultate un buon calendario lunare quindi prima di mettervi all’opera!

Nei prossimi post vedremo la potatura di alcune tra le piante ornamentali più diffuse. Buon lavoro!

le forbici Felco.